IN-HF Online

QUALE FUTURO PER IN-HF ONLINE? (19/12/2024) 
Gli scenari odierni sono radicalmente mutati rispetto al 1995 quando il Prof. Tavazzi ebbe l’intuizione di proporre uno strumento di raccolta dati utile per la gestione ambulatoriale dei pazienti con scompenso che fosse omogeneo per tutta la Cardiologia italiana, in grado di consentire la creazione di una banca dati nazionale. Se a quel tempo solo pochi grandi ospedali disponevano di un software per la raccolta dei dati negli ambulatori scompenso, ormai da diversi anni quasi tutti hanno un proprio software gestionale. Con i carichi di lavoro presenti al giorno d’oggi in ospedale, pochi possono dedicare parte del proprio tempo al doppio input. Riprova ne è che, allo stato attuale, i Centri che continuano ad usare IN-HF on line e che hanno in esso il proprio strumento per la pratica quotidiana sono solo una decina.

Tutto questo ha portato ANMCO e Fondazione a riflettere sul futuro di IN-HF e a prendere una decisione su una realistica valutazione dei fatti:

• non ci saranno più aggiornamenti evolutivi o riparativi del software;
• il Server IN-HF on line continuerà ad essere operativo fino a che questo non sarà reso impossibile da aggiornamenti tecnologici e chi vorrà potrà ovviamente continuare ad usare lo strumento;
• non si prevede di migrare verso un nuovo strumento di raccolta dati soprattutto perchè la maggior parte dei cardiologi ospedalieri deve già ottemperare all’utilizzo del software gestionale previsto dalla propria Azienda Sanitaria;
• il Database IN-HF on line continuerà ad essere analizzato, in base alle proposte che giungeranno, dall’Area Scompenso e da chi ha partecipato alla raccolta dei dati;
• se un Centro decidesse di voler migrare autonomamente ad altra piattaforma trasferendo i dati già raccolti con IN-HF on line, il Centro Studi ANMCO sarà come sempre a completa disposizione per fornire tutte le indicazioni necessarie affinché il passaggio sia il più indolore possibile.

Nonostante tutto riteniamo di dover essere orgogliosi, come Cardiologi italiani, di aver portato avanti questo importante progetto per così tanti anni e ringraziamo per il contributo al successo dell’iniziativa tutti coloro che hanno lavorato per ottenerlo.