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COMING ANMCO

COMING ANMCO

Le malattie cardiovascolari (CVD) rappresentano la principale causa di morte nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 (DMT2) e obesità. L’impatto prognostico di queste due condizioni, sempre più prevalenti nei pazienti ricoverati in UTIC, è aggravato da un sotto-utilizzo delle terapie farmacologiche raccomandate dalle Linee Guida, che potrebbero ridurre significativamente il rischio cardiovascolare e migliorare gli outcome.

Secondo i dati più aggiornati derivati dai progetti di ricerca osservazionali ANMCO e alcuni AUDIT ANMCO (EYESHOT-2, BRING-UP prevenzione, Audit ACS e Audit RCV), tra pazienti ricoverati nelle UTIC italiane:

  • 1 su 3 è affetto da DMT2
  • 1 su 5 è obeso (BMI ≥30 kg/m²)
  • 1 su 10 ha una compromissione renale severa (eGFR <30 ml/min)

L’analisi delle terapie prescritte evidenzia una scarsa penetrazione delle terapie innovative ad azione cardiorenale, in particolare degli agonisti del recettore GLP-1 (GLP1-RA) e gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 (SGLT2i), nonostante l’evidenza consolidata del loro beneficio in termini di riduzione di eventi cardiovascolari, progressione della malattia renale, controllo del peso corporeo e della glicemia.

Numerosi trial clinici hanno dimostrato che l’impiego di farmaci come la semaglutide (GLP1-RA), sia orale che iniettiva, è in grado di:

  • ridurre significativamente il rischio di eventi MACE (morte cardiovascolare, infarto, stroke)
  • migliorare il controllo glicemico anche nei pazienti con disfunzione renale
  • ridurre il peso corporeo in modo clinicamente rilevante
  • aumentare la sopravvivenza anche nei pazienti non diabetici con obesità e malattia cardiovascolare nota

Nonostante queste evidenze, i dati nazionali evidenziano un sottoutilizzo di tali terapie in contesti ad alto rischio, come le UTIC.

Il progetto COMING ANMCO nasce quindi con una duplice finalità:

  1. Descrittiva e conoscitiva, per fotografare l’attuale gestione clinico-terapeutica del paziente cardiometabolico ricoverato in UTIC.
  2. Formativa e trasformativa, per promuovere un cambiamento culturale e clinico nella pratica dei cardiologi intensivisti.

Obiettivi specifici:

  • Quantificare la prevalenza delle comorbilità metaboliche (diabete, obesità, disfunzione renale) nei pazienti UTIC.
  • Valutare la qualità dell’inquadramento clinico e delle scelte terapeutiche ipoglicemizzanti, ipolipemizzanti e antipertensive.
  • Analizzare il grado di aderenza alle raccomandazioni delle linee guida internazionali, con particolare attenzione all’uso di GLP1-RA e SGLT2i.
  • Promuovere un approccio integrato al paziente cardiometabolico, già in fase acuta, con strumenti pratici per l’implementazione clinica.

Struttura del progetto:

  1. Evento digitale di startup – aggiornamento scientifico, introduzione al progetto e presentazione della piattaforma digitale per la raccolta dati.
  2. Fase osservazionale(5 maggio – 15 giugno) – raccolta dati aggregati in 60 UTIC italiane tramite una scheda articolata in cinque sezioni:
    • Caratterizzazione generale
    • Fattori di rischio e contesto clinico
    • Terapie ipoglicemizzanti pregresse e modifiche
    • Percorso prescrittivo intraospedaliero
    • Risultati clinici e metabolici osservati durante il ricovero
  3. Evento formativo residenziale (19–20 settembre, Bologna) – condivisione dei dati raccolti e dell’analisi degli stessi
  4. Fase di divulgazione/formazione locale – attività di tutor ANMCO volta a favorire l’adozione delle best practice nelle UTIC aderenti al progetto.

COMING ANMCO rappresenta un’opportunità concreta per:

  • Potenziare il ruolo del cardiologo nella gestione integrata del paziente cardiometabolico.
  • Trasformare la cultura clinica in ambito UTIC promuovendo appropriatezza e innovazione terapeutica.
  • Generare evidenze di real world da cui partire per successive iniziative di miglioramento continuo e ricerca scientifica condivisa.

Il futuro della cardiologia passa anche da qui: riconoscere e trattare efficacemente la dimensione metabolica del rischio cardiovascolare, già in fase ospedaliera.