APPRO – EVO AUDIT WCD
La morte cardiaca improvvisa (SCD) rappresenta un evento drammatico sia per il paziente che per gli eventuali testimoni, solitamente causata da una tachiaritmia ventricolare ad elevata frequenza o da una fibrillazione ventricolare. Le probabilità di sopravvivenza nei soggetti colpiti sono estremamente basse in assenza di un pronto riconoscimento del quadro clinico e dell’impiego delle manovre di rianimazione cardiopolmonare. Il trattamento precoce più efficace dell’aritmia è rappresentato dalla defibrillazione elettrica che, se coronata da successo, comporta il rapido ripristino dell’attività meccanica del cuore e del circolo. La tempestività d’intervento in caso di arresto cardiaco da causa aritmica costituisce un fattore essenziale nel favorire il ripristino del ritmo e del circolo, e il tentativo di assicurare un rapido accesso alla defibrillazione precoce costituisce una delle più importanti sfide sanitarie per contrastare la morte aritmica.
Le condizioni cliniche predisponenti la morte aritmica sono ben conosciute e da molti anni la disponibilità del defibrillatore impiantabile (ICD) ne ha reso possibile la prevenzione con successo nei pazienti con rischio riconosciuto e irreversibile.
Si deve sottolineare che nel maggio 2023 è stato pubblicato il Position Paper ANMCO Position paper ANMCO: Guida all’uso appropriato del defibrillatore indossabile nella pratica clinica per i pazienti ad elevato rischio transitorio di morte improvvisa (G Ital Cardiol 2023;24(5):394-411 | DOI 10.1714/4026.40015).
ANMCO, con il progetto di intervento di “AUDIT Clinico di Struttura APPRO-EVO AUDIT - WCD”, si propone di verificare i comportamenti clinici dei cardiologi italiani rispetto alla corretta stratificazione del rischio di morte improvvisa ed agli eventuali successivi interventi terapeutici.
Una volta acquisite univoche informazioni relative ai singoli centri clinici, verranno definiti indicatori specifici, che consentano di vagliare il rispetto ed il livello di implementazione delle raccomandazioni delle Società Scientifiche.
A queste valutazioni iniziali farà seguito un intervento formativo specifico, mirato per singolo centro, che tenga conto delle particolari condizioni operative delle strutture. Verrà pertanto facilitata l’introduzione di correttivi all’attività clinica che portino al superamento di eventuali difformità rispetto alle indicazioni delle Società Scientifiche.