ANMCO AUDIT APPRO EVO T2DM
Contesto ed epidemiologia — perché questo AUDIT è necessario
- Il diabete di tipo 2 è una delle principali cause e comorbilità della malattia cardiovascolare; i pazienti con T2DM presentano rischio aumentato di mortalità cardiovascolare, scompenso cardiaco, ischemia coronarica e malattia vascolare periferica. Le moderne linee guida ESC e ADA enfatizzano l’interdipendenza tra cardiologia e diabetologia e la necessità di percorsi diagnostico-terapeutici integrati.
- I grandi trial e le linee guida recenti hanno mostrato che alcuni farmaci antidiabetici (in particolare gli SGLT2-inibitori) riducono eventi cardiovascolari, ospedalizzazioni per scompenso e progressione renale oltre al controllo glicemico: ciò impone una revisione del ruolo del cardiologo nella scelta precoce di queste terapie.
- Le linee guida ESC 2023 per la gestione delle malattie cardiovascolari nei pazienti con diabete presentano raccomandazioni pratiche su screening, stratificazione del rischio, e uso di SGLT2i nei pazienti con ASCVD. L’ADA aggiorna annualmente le “Standards of Care”, con raccomandazioni concordanti su integrazione cardiometabolica.
- Oltre alla farmacologia, interventi su stile di vita, gestione dell’obesità e controllo dei fattori di rischio (BP, lipidi, fumo) rimangono fondamentali; recenti dichiarazioni ESC su obesità/CVD sottolineano l’impatto clinico e la necessità di programmi dedicati.
- Scarso aggiornamento e sottoutilizzo di SGLT2i nella pratica cardiologica non diabetologica, nonostante le evidenze di beneficio CV e renale.
- Necessità di competenze per la stratificazione del rischio CV specifica per pazienti con T2DM (es. valutazione rischio ischemico, rischio di scompenso, funzione renale) e per decidere tempestivamente terapie con effetto prognostico.
- Carenze nella gestione multidisciplinare (coordinazione cardiologo–diabetologo–nefrologo), piani per la terapia intensiva/step-up e percorsi ambulatoriali integrati.
Fornire allo specialista in cardiologia conoscenze aggiornate e migliorare le comptenze cliniche e le abilità pratiche per:
- riconoscere e stratificare il rischio cardiovascolare nel paziente con T2DM;
- integrare le terapie antidiabetiche a effetto cardioprotettivo (SGLT2i) nella pratica clinica cardiologica, valutandone indicazioni, benefici e rischi;
- definire percorsi multidisciplinari e protocolli locali per follow-up, gestione delle comorbidità (nefropatia, obesità) e ottimizzazione della terapia prevenzionale (antipiastrinica, statine, controllo PA);
- migliorare l’aderenza terapeutica e la comunicazione al paziente sui benefici cardiovascolari delle scelte terapeutiche.
Alla fine dell’attività i partecipanti dovranno essere in grado di:
- Applicare una checklist di stratificazione del rischio CV per pazienti con T2DM (valutazione funzione renale, albuminuria, storia di ASCVD, rischio di scompenso).
- Indicare quando iniziare un SGLT2-inibitore in un paziente con T2DM e ASCVD, motivando la scelta con evidenze di outcome.
- Predisporre un percorso ambulatoriale integratoer almeno 5 pazienti reali.
- Ridurre, in almeno il 30% dei casi valutati in audit post-corso, l’under-prescription di terapie cardioprotettive rispetto al basale (valutazione a 3–6 mesi).
- Epidemiologia e fisiopatologia del diabete e rischio CV.
- Linee guida e algoritmi terapeutici (ESC 2023, ADA 2024): cosa cambia per il cardiologo.
- Farmaci con beneficio CV: evidenze di trial (SGLT2i) — meccanismi, trial principali, sicurezza e controindicazioni.
- Gestione integrata del paziente con T2DM e scompenso cardiaco. (ruolo SGLT2i nello scompenso). Interventi non farmacologici: obesità, attività fisica, nutrizione, riabilitazione cardiologica.
- Aspetti pratici: casi clinici, protocolli di avvio/switch farmacologico, gestione degli effetti avversi (infezioni genitali, chetoacidosi euglicemica, interazioni).
- Organizzazione e modelli di collaborazione multidisciplinare; audit e indicatori di qualità.
- A breve termine: aumento conoscenze e intenzione di cambiamento terapeutico (valutato con pre/post test).
- A medio termine (3–6 mesi): aumento della prescrizione appropriata di farmaci cardioprotettivi e miglioramento di indicatori (p.es. riduzione eventi CV evitabili nel follow-up istituzionale, miglior controllo dei fattori di rischio).
- A lungo termine: riduzione di ricoveri per scompenso, riduzione eventi ischemici e miglior outcome renale nei pazienti seguiti nei percorsi integrati.
- ESC Guidelines for the management of cardiovascular disease in patients with diabetes. Eur Heart J. 2023.
- Standards of Care in Diabetes — American Diabetes Association (2024).
- Revisione su SGLT2 inibitoro benefici cardiovascolari e renali (2024–2025 review).
Il progetto è stato realizzato anche grazie al contributo non condizionante di Boehringer Ingelheim
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